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domenica 7 gennaio 2018

Recensione "Il cielo è ovunque"


Titolo: Il cielo è ovunque


Titolo originale: The sky is everywhere
Seguito da: /
Autore: Jandy Nelson

Editore: Rizzoli
Genere: YA
Pagine: 345
Voto: 4/5✨


Trama:

Lennie, 16 anni, ha sempre vissuto dietro le quinte, ben contenta di lasciare le luci dei riflettori alla sorella maggiore Bailey. Così, quando quest'ultima muore all'improvviso, Lennie si ritrova scaraventata in un mondo di cui non ha mappe né riferimenti, completamente alla deriva. Per tenere ferma la barca della vita, Lennie si rende conto di aver bisogno di cose molte diverse, praticamente opposte, che solo due persone sembrano capaci di offrirle: Toby, l'ex ragazzo di Bailey, è l'unico che capisce il suo dolore, e Joe, che si è appena trasferito in città, ha da regalarle quella energia e quella musica che lei teme di aver perso per sempre. Ma sole e luna non possono stare nello stesso cielo, e Lennie si ritroverà a dover affrontare il più antico dei dilemmi: stare accovacciati di fronte alla piccola luce di un fuoco che muore, o prendere il coraggio a due mani e alzarsi ad affrontare il buio, in cerca di una luce più grande?



Bentornati lettori!
Oggi vi parlo di "Il cielo è ovunque", di Jandy Nelson, autrice che molti conoscono per aver scritto "Ti darò il sole", libro che non ho ancora letto ma che ho intenzione di recuperare!
Come prima cosa, ci tengo a ringraziare la casa editrice Rizzoli per avermi mandato una copia del libro.

"C'erano una volta due sorelle
che non avevano paura del buio
perché il buio era abitato dalla voce dell'altra,
perché anche quando la notte era scura
e senza stelle
loro tornavano a casa insieme dal fiume
giocando a chi resisteva di più
senza accendere la torcia,
non avevano paura perché a volte a notte fonda
si stendevano
sul sentiero
a guardare in su finché non vedevano le stelle
e quando ricomparivano
sollevavano le braccia per sfiorarle
e le toccavano davvero."

Il libro è narrato in prima persona dalla protagonista, Lennon Walker. Lennie deve convivere con il dolore provocato dalla recente morte della sorella, Bailey. Successivamente a questo evento, Lennie passa le giornate chiusa nella camera che condivideva con la sorella, ad indossare i vestiti che una volta le appartenevano e a scrivere poesie ovunque: su pezzi di carta, sulle ante dell'aramdio, su bicchieri di plastica o foglietti che poi sotterra nel giardino. Nessuno, neanche la nonna e lo zio Big, con i quali vive, sembra riescano a comprendere il suo dolore. Nessuno, eccezione fatta per Toby, il ragazzo di Bailey. Lui sembra essere l'unico a capire il suo dolore e a condividerlo, inoltre quando sono insieme sembra che con loro ci sia anche una parte di Bailey. Quando poi arriva in città Joe Fontaine, con lui porta un'ondata di felicità, energia e spensieratezza: passa ogni mattina a casa di Lennie e si ferma a fare colazione con la sua famiglia. Sarà proprio lui, infatti, ad aprire la porta per un nuovo mondo a Lennie, un mondo fatto non più di tristezza e dolore, ma di amore e felicità.

La famiglia di Lennie è alquanto strana: sua madre ha abbandonato le figlie quando Lennon aveva appena un anno. La nonna ha sempre detto che era colpa di un certo gene 'dell'irrequietezza', che non permetteva alla mamma di passare troppo tempo in un determinato posto. Doveva muoversi, viaggiare, esplorare...un po' come un'eroina. "Ma prima o poi tornerà" promette la nonna.
Del resto anche la sorella di quest'ultima ha abbandonato tutti senza preavviso per poi ritornare, come se non fosse successo niente, 20 anni dopo. "E' una cosa di famiglia", rassicura la nonna.
La nonna con cui vive Lennon è un personaggio davvero stupendo!
Inoltre è una pittrice, ma con una particolarità: tutti i suoi quadri raffigurano delle donne usando tutte le tonalità di verde immaginabili!
E' ossessionata dal suo giardino, cure le piante con particolare attenzione e in città si dice che siano così belle e profumate da far innamorare chiunque ne senta l'odore. 
...E di amore ne sa qualcosa lo zio Big, con ben cinque matrimoni alle spalle e neanche uno che abbia funzionato. In città ha la nomina di Casanova, in quanto lo si vede sempre con una ragazza diversa!
Sia la nonna che lo zio sono molto vicine a Lennie, così come prima lo erano anche con Bails, ed entrambi soffrono più di quanto diano a vedere e cercano il più possibile, soprattutto la nonna, di parlare con Lennon.


"Sarah mi ha spiegato diverse cose riguardo l'elaborazione del lutto, e a detta di tutti gli esperti è ora che io parli di quanto mi sta succedendo... Ma lei e tutti i suoi esperti, e pure la nonna se è per questo, sembrano non capire una cosa molto semplice: non ce la faccio. Avrei bisogno di un nuovo alfabeto, fatto di crolli, di terremoti tettonici, di divoranti abissi di tenebre." 



Lennon si sente persa senza sua sorella maggiore, non si riconosce più, riesce solo a pensare alle ultime parole che si sono dette o al suo letto vuoto.
Nel corso del libro viene più volte riportata una metafora: per ogni cavallo da corsa c'è un pony accompagnatore. Ed è così che Lennie si è sempre sentita: il pony a confronto del cavallo da corsa che era Bailey. La sorella era un turbine di energia, sorrisi, eleganza, bellezza...tutto ciò che invece Lennie non è. Eppure ora si sente sola, così sola che non fa altro che pensare alla sorella.
Infatti Bails è un personaggio piuttosto presente nel libro: la vediamo attraverso i flashback dei personaggi o dalle poesie che scrive Lennon. 


I personaggi sono ben caratterizzati e sono una delle cose che ho preferito nel romanzo, in quanto sembrano 'reali', persone che potresti benissimo conoscere.
Lennie, la protagonista, è ormai devastata dal lutto, ma proprio attraverso questo dolore imparerà ad affrontare la realtà e a capire cosa vuole davvero. Mi è piaciuto moltissimo il suo personaggio, forse il migliore all'interno del libro; 
Joe, il ragazzo fa-vo-lo-so -tanto per citare la migliore amica di Lennie, Sarah- si trasferisce in città dalla Francia. E' conosciuto non solo per la sua bellezza -o quella dei fratelli- ma anche perché suona qualsiasi strumento immaginabile in modo sublime;
Toby, il ragazzo di Bailey, si trova invece a passare molto più tempo con Lennie di quanto facesse prima che morisse Bails. Anche lui, in Lennon, trova conforto ed è come se in lei vivesse ancora una parte della sorella, motivo per il quale cerca di passare del tempo insieme a lei;
ma così come Lennon, Joe e Toby, anche gli altri personaggi -Bailey, la nonna, lo zio Big, Sarah, persino la madre delle due sorelle- hanno un profilo ben delineato, dettaglio che apprezzo moltissimo in un libro.

Quando ho iniziato questo libro non sapevo cosa aspettarmi, visto che non conoscevo neanche lo stile dell'autrice e non ne avevo sentito molto parlare.
Eppure, una volta aperto questo libro, credetemi che non sono riuscita a chiuderlo prima di averne superato la metà!
Erano forse le tre di notte quando io continuavo a sfogliarne le pagine, desiderosa di sapere cosa sarebbe successo! 
Lo stile di scrittura rende il libro molto scorrevole e mi sono piaciute moltissimo le varie poesie che scrive Lennie.

Mi aspettavo una storia d'amore, ma questo libro è molto di più. Tratta il tema del lutto ma senza essere pesante, anzi, spesso ci sono delle scene piuttosto tranquille, quasi divertenti.
Una delle cose che ho preferito è stata la presenza di dialoghi -o comunque in generale dei pensieri- reali, non si tratta di farsi fatte, è tutto molto spontaneo e naturale.

"Il dolore è una casa
dove gli specchi
non sanno più riflettere i nostri volti
le sedie non sanno più sostenerci
le pareti non sanno più accoglierci.
il dolore è una casa che scompare
ogni volta che qualcuno bussa alla porta
o suona il campanello
una casa che si solleva in aria
al più lieve soffio di vento
e si nasconde sotto terra
quando tutti dormono.
Il dolore è una casa dove nessuno può proteggerti
dove la sorella più piccola diventerà più grande
della sorella grande
dove le porte non fanno più entrare
né uscire
nessuno."


In conclusione posso dire che mi è piaciuto moltissimo e che leggerò sicuramente anche "Ti darò il sole"!
Ve lo consiglio col cuore. Non è una storia per nulla banale, tratta temi come il lutto, l'adolescenza, l'amore, gli sbagli... e poi lascio che siate voi a scoprire il resto!

La recensione finisce qui! Fatemi sapere se l'avete letto o se magari avete intenzione di leggerlo!
E -in caso aveste letto anche "Ti darò il sole"- scrivetemi in un commento se vi è piaicuto!

Alla prossima,
xoxo!!💋

23 commenti:

  1. Non conoscevo nessuno di questi due titoli. Deve essere molto bello.
    Bella recensione 😊

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  2. Devo leggere questo libro, ce l'ho in libreria

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  3. Ho letto anch'io questo libro stupendo e posso affermare con estrema convinzione che non è un libro per tutti. C'è qualcosa di speciale in questa storia e ne ho amato ogni pagina. Bella recensione complimenti. Buona giornata :D

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  4. Ciao Asia, ho iniziato a seguire il tuo blog ^_^
    Devo proprio segnarmi questo titolo!

    Ciao,
    Annalisa
    Lettrice di Libri

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