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mercoledì 1 agosto 2018

Recensione - "Yuki", Flaminia Nucci


Titolo: "Yuki"


Seguito da: \

Autrice: Flaminia Nucci

Editore: i Robin&sons

Genere: Fiction

Pagine: 170

Il mio voto: 1.5/5✨ 

Trama:

“E’ buio, qui nessuno mi vede. Nessuno sa dove sono, sono al sicuro. Mi raggomitolo. Non sto impazzendo, mi dico. Sono solo disperata. Tutto qui”: così la protagonista, lacerata da una crisi personale, va a cercare pace e risposte tra le nevi lapponi. Pochi i riti quotidiani per curare le sue ferite: cibo, kung fu, e la scrittura di un romanzo; così la vita inquieta di Diana, il suo personaggio, andrà a intrecciarsi sempre più strettamente alla sua. Ma sarà soprattutto grazie a un’insolita maestra che uscirà, più temprata e più pura, dal fuoco del dolore: Yuki, la lince bianca.




La protagonista -di cui non conosciamo il nome-, dopo aver affrontato un lutto e aver terminato una relazione, decide di andare in Lapponia, terra che l'ha ospitata anche diversi anni prima, per ritrovare se stessa e lavorare al suo nuovo romanzo.
Ogni capitolo ha una data, in modo da poter dare agli avvenimenti narrati nel libro una collocazione temporale.
Anche grazie a questo fattore ci è possibile notare come quella che vive la protagonista è una routine composta principalmente dallo scrivere la storia di Diana, personaggio principale del romanzo su cui sta lavorando.
Tutto cambia quando la protagonista vede una meravigliosa lince nella radura davanti al suo cottage. Chiama subito l'amica Annikki per assicurarsi che non sia pericolosa e apprende, invece, che le linci sono molto schive, e che è raro si mostrino. Avverte subito una sensazione di gratitudine e ammirazione verso quel maestoso animale, che chiama Yuki, -come "neve" in giapponese-, così ogni giorno aspetta di vederlo nuovamente.
Ed ogni giorno, quasi sempre allo stesso orario, la lince compare tra gli abeti della radura.
Dopo poco, la protagonista riconosce in Yuki "il mio animale guida, la mia 'medicina', il mio daimon." ed è qui che inizia la sua rinascita.


"Scendo giù dalle scale a passo svelto, con la morte nel cuore.
Mi sento come se fossi fatta di lana. Lana grigia, mollemente drappeggiata su ossa dolenti.
Passo due giorni in totale silenzio, rintronata come un pugile che accusa un colpo inaspettato. Non so se essere triste o incazzata nera. Non credevo sarebbe finita così, fino a pochi mesi fa eravamo così felici…
Quando sei distrutta, scappi. Ma non sempre scappi da qualcosa: a volte, inesorabilmente, scappi verso qualcosa. Non ho voglia di spiegare niente a nessuno, ho voglia solo di andarmene lontano"


Il romanzo è narrato in prima persona dalla protagonista, e al presente; è molto scorrevole non solo per via delle poche pagine, ma anche grazie all'alternarsi della storia della protagonista e quella del romanzo che sta scrivendo. 
Lo stile di scrittura è molto descrittivo, mentre ci sono pochi dialoghi e molte citazioni.
Le cose che non ho apprezzato sono state la moltitudine di informazioni che non ho trovato necessarie, come ad esempio quando l'autrice descrive nei minimi dettagli ciò che mangia la protagonista; o, ancora, come in alcuni capitoli venga messa in secondo piano la storia della protagonista e quello che sta vivendo, sintetizzando il tutto per passare direttamente al libro che scrive.

Alla fine del romanzo, però, capiamo quanto ciò sia importante e come le due storie andranno poi ad intrecciarsi.

Mi rendo conto che ha molto da insegnare, che ci accompagna durante la crescita psicologica della protagonista; dell'amore che quest'ultima prova verso la terra in cui si rifugia per staccare la spina da tutto ciò che è privo di importanza; della bellezza dei paesaggi innevati della Lapponia, che impariamo a conoscere grazie alle dettagliate descrizioni presenti all'interno del libro; dell'importanza del contatto con la natura e di quanto quest'ultimo possa essere fonte di rigenerazione.

Nonostante tutto ciò, non sono riuscita ad apprezzare appieno il romanzo per i motivi sopra citati e per alcune espressioni che mi sono sembrate troppo colloquiali, che dunque non avrei inserito in un libro.

Per concludere, ci tengo a ringraziare l'autrice Flaminia Nucci per avermi mandato una copia del suo libro!❤

Lettori, conoscevate questo libro? Pensate di leggerlo?

Se anche voi, come la protagonista, decideste di prendervi una pausa e andarvene da qualche parte, quale posto scegliereste e perché?

Non vedo l'ora di leggere i vostri commenti! 
Alla prossima,
xoxo!💋

30 commenti:

  1. Non lo conosco, bella recensione pero’!

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  2. Sento pareri molto contrastanti su questo libro, magari lo leggo anch'io per farmi un'idea! Come sempre bellissina recensione❤

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  3. Risposte
    1. Si, ho letto la recensione... Davvero bellissima!💗

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  4. Non lo conosco...però non sembra male...bella recensione

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  5. Devo essere sincera, questa storia non mi ispira particolarmente..

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  6. La copertina di questo libro mi piace tantissimo

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  7. Dalla trama e dalla tua recensione sembra interessante, non conoscevo questo libro

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  8. Ad essere sincera, non lo conoscevo. Ma bella la tua recensione!

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  9. Sento pareri positivi e negativi su questo libro, non so se lo leggerò 😅

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  10. Adoro le recensioni con le immagini! Ottima recensione

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  11. Ho anche io letto questo libro, inviato dall'autrice. Mi è piaciuto moltissimo, tanto che gli ho dato quattro stelline su cinque :)

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