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martedì 21 novembre 2017

Recensione "Tartarughe all'infinito"


Titolo: Tartarughe all'infinito

Titolo originale: Turtles all the way down

Seguito da: /

Autore: John Green

Editore: Rizzoli

Genere: Contemporaneo, YA

Pagine: 352

Voto: 3.5/5✨


Trama:
Indagare sulla misteriosa scomparsa del miliardario Russell Pickett non rientrava certo tra i piani della sedicenne Aza, ma in gioco c'è una ricompensa di centomila dollari e Daisy, Miglior e Più Intrepida Amica da sempre, è decisa a non farsela scappare. Punto di partenza delle indagini diventa il figlio di Pickett, Davis, che Aza un tempo conosceva ma che, pur abitando a una manciata di chilometri, è incastrato in una vita lontana anni luce dalla sua. E incastrata in fondo si sente anche Aza, che cerca con tutte le forze di essere una buona figlia, una buona amica, una buona studentessa e di venire a patti con le spire ogni giorno più strette dei suoi pensieri.


Bentornati, lettori, sul blog! Oggi vi parlo di "Tartarughe all'infinito" di John Green, frutto della collaborazione con la casa editrice Rizzoli, che ringrazio nuovamente!💕
Quando ho saputo che sarebbe uscito un nuovo libro di Green, ho davvero iniziato a dar di matto e non vedevo l'ora di leggerlo!
Da John Green non mi aspettavo il massimo, ma di più. Anzi, molto di più. Nonostante di suo abbia letto solo "Colpa delle stelle" e "Città di carta" (Si, devo recuperare gli altri!) ero sicura che questo nuovo libro sarebbe stato un capolavoro. Aspettative altissime! Ma forse è stato proprio l'aspettarmi troppo che ha contribuito a deludermi...

"Spezza cuori, non promesse."


"Tartarughe all'infinito" narra la storia di Aza, un nome che "comprende tutto l'alfabeto, perché volevamo che sapessi che puoi essere qualunque cosa", dice il padre.
O meglio, diceva. Il padre di Aza infatti è morto e lei vive con sua mamma. Ma non è sola: passa le giornate in compagnia di Daisy, la sua migliore amica, e presto anche Davis tornerà a far parte della sua vita...
Davis Pickett è un amico di infanzia della protagonista, il quale si trova a vivere una situazione molto difficile: suo padre, per via dei molti debiti -o almeno così si pensa-, ha lasciato i suoi due figli da soli, senza nessun avviso o informazioni su dove possa trovarsi. A rendere il tutto più complicato ci pensa la situazione economica della famiglia Pickett, rinomati miliardari, che ora si trova, però, sotto i riflettori: è in corso una vera e propria 'caccia' allo scomparso con una ricompensa di ben centomila dollari in caso si riuscisse a trovare il fuggitivo.
Ovviamente, appena Daisy viene a conoscenza della ricompensa è decisa a non farsela scappare!
Ed è proprio grazie alla scomparsa di Pickett che le due ragazze faranno visita, e quindi rivedranno dopo moltissimo tempo, Davis. 
Da qui inizia un nuovo viaggio alla scoperta dell'amicizia, dell'amore, della famiglia...

Ma Aza non sta affrontando un momento facile: non si sente padrona dei suoi pensieri, ha ansie costanti e non riesce a pensare ad altro se non al C. (Clostridium) difficile, una malattia dalla quale ha il puro terrore di essere infettata. E la sua vita va avanti così, tra pensieri 'non suoi' e la medicazione del dito medio: infatti, Aza Holmes, sin da bambina, ha l'abitudine di premersi l'unghia del pollice destro nel polpastrello del dito medio per poi coprirlo con un cerotto. Ma... e se l'infezione fosse in corso da prima che il cerotto venisse applicato? E se il cerotto fosse sporco? E se c'è del sangue secco sul cerotto, vuol dire che quindi è stata infettata?

"Forse sono solo una bugia che sto sussurrando a me stessa"




Ansia, scuola, ansia, C. difficile, ansia, ansia, ansia, calcolo delle probabilità di poter essere infettata, ricerca su Wikipedia riguardo il bioma umano, "E se avessi il C. difficile?", "All'interno del mio corpo ci sono più e più organismi parassitici", andare dalla psicologa, sentirsi prigioniera di pensieri che la investono in pieno contro la sua volontà, avere l'impressione di essere in una spirale.

"Il problema di una spirale è che se la segui all'interno non finisce mai. Continua a stringersi, all'infinito."

Saranno proprio questi pensieri 'non suoi', come li definisce, a rappresentarle un ostacolo costante. Qualsiasi cosa stia facendo, i suoi pensieri le impediscono di svolgerla in modo normale.
Un esempio? Sta baciando un ragazzo. Non riesce a concentrarsi né sul ragazzo né sulla bellezza del gesto, ma solo "Mi sta trasmettendo dei microbi. I suoi microbi sono ora al mio interno, e resteranno lì per sempre. Vivrò con i suoi microbi nel mio corpo."

Ci sono state delle frasi, o pagine intere, a volte, in cui mi sentivo come se John Green mi avesse spiato per poi scrivere di un personaggio a me ispirato. Non riesco a spiegare a parole la sensazione che si prova quando attraverso le pagine di un libro mi sento come se in realtà fossi io il personaggio che si sta descrivendo.
Molti dei pensieri di Aza, o le sue azioni, le sue parole... mi ci sono ritrovata moltissimo. Non per le cose che pensa, ma per il modo in cui lo fa. Credo che molte persone siano riuscite ad immedesimarsi in questo personaggio, per me non è stato assolutamente difficile farlo, anzi, l'esatto contrario.

Durante le prime pagine mi sembrava talmente strano che ci fossero i miei pensieri su carta. I pensieri di chissà quante altre persone. Per me Aza non è la protagonista di un libro, Aza è una persona. Aza sono io, Aza sono moltissime altre persone.
Del resto mi sono ritrovata anche nei rapporti che aveva con gli amici. Si, mi sto ripetendo, scusate, ma non riesco ancora a capacitarmene.

"Chiunque può guardarti. E' raro trovare qualcuno che vede lo stesso mondo che vedi tu."

Quindi, penso ormai abbiate capito, i personaggi -ed in particolare Aza- mi sono piaciuti moltissimo in quanto caratterizzati davvero bene, sono riuscita a percepirli come persone reali e non inchiostro su carta.
Lo stile di scrittura?! E' superfluo parlarne. John Green. Dico solo questo.
La cosa che forse preferisco dei suoi libri è, appunto, lo stile di scrittura: ti cattura in un modo davvero indescrivibile, ti prende per mano e trascina all'interno del libro. E una volta entrati non si riesce più ad uscirne, non del tutto almeno.
Le situazioni, i dialoghi...era tutto così reale!

Ora ovviamente la domanda sorge spontanea: "Veneri John Green come se fosse un dio, hai adorato-odiato (...non chiedetemi il motivo, ma se c'è una cosa di cui sono sicura è che avrò per sempre dei rapporti di amore-odio con i personaggi di Green. Come ciò sia possibile non lo so.) la protagonista e hai dato solo 3.5 su 5 come voto?!"
Si, e non sono pazza, c'è un motivo...
La trama e lo svolgimento della storia non mi hanno fatto impazzire, penso che se non fosse stato per i personaggi avrei letto molto più lentamente il libro. Ripeto, a spingermi a continuare la storia erano proprio i personaggi e le relazioni tra loro, per quanto riguarda la trama sì, carina, ma non mi ha entusiasmata come avrei voluto.

"(...) e nessuno dice mai Addio a meno che non voglia rivederti."

Di seguito ci tengo a riportarvi il link ad Amazon per acquistare il libro, dove potete trovare l'estratto delle prime pagine, le quali mi hanno colpita da subito. Buona lettura.♥ (Premi QUI)

Lettori, la recensione finisce qui. Ci ho messo davvero molto a scriverla e spero vi sia utile. Voi avete mai letto qualcosa di Green o proprio "Tartarughe all'infinito"? Che ne pensate? Sarei felice se me lo scriveste con un commento! 
Alla prossima,
xoxo!

14 commenti:

  1. Sono veramente troppo curiosa di leggere questo libro! 😘

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  2. John Green non è proprio tra i miei scrittori preferiti 😅

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  3. Wow, che recensione! Mi è piaciuta moltissimo, nonostante non ami particolarmente John Green, mi hai fatto davvero venire voglia di leggere questo libro!❤

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  4. Sono molto curiosa di leggerlo.. Lo farò presto!

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    1. Spero di poter poi leggere la tua opinione in merito!♡

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  5. sembra carina la trama ma Green non è proprio il mio autore...

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