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lunedì 28 agosto 2017

Recensione "Raccontami di un giorno perfetto"


Titolo: Raccontami di un giorno perfetto


Titolo originale: All the bright places
Seguito da: /
Autrice: Jennifer Niven
Editore: Dea Agostini
Genere: Young Adult, Drammatico
Pagine: 400
Il mio voto: 5+/5



Trama:
È una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d’altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d’auto. È in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l’amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l’incanto di una storia d’amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d’incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.
Recensione:
Sono sicura che molti di voi hanno già letto e sentito discutere di "Raccontami di un giorno perfetto": c'è chi l'ha amato e chi proprio non l'ha sopportato, trovando inadeguati i temi che propone l'autrice.
Io l'ho letto quasi controvoglia, se così possiamo dire. Mia cugina lo lesse e me lo consigliò più volte, così andai in libreria e, non trovando quello che cercavo, comprai questo romanzo senza neanche conoscerne la trama, sicura che sarebbe stata una di quelle sdolcinate storie d'amore in cui i protagonisti passano tutto il loro tempo ad esternare l'amore che provano l'uno per l'altra. Bleah.
Ho capito che sarebbe stato un bel libro già dopo il primo capitolo, già dalla frase iniziale: "Oggi è un buon giorno per morire?"... mi ha subito catturata.
Più che un libro, questo è un pezzo di me. L'ho adorato e divorato! Proprio per questo tempo che non riuscirò a mettere insieme delle parole in modo da ottenere una frase di senso compiuto. Nonostante abbia letto questo libro a settembre dell'anno scorso, è come se avessi appena voltato l'ultima pagina tanto sono vividi i ricordi. Ma senza chiacchierare troppo, vi lascio alla recensione...
La storia inizia con Finch seduto sulla torre campanaria della scuola, lì solo per passare il tempo, quando si accorge di non essere solo: lo raggiunge Violet, una delle ragazze più conosciute della scuola. La ragazza è impaurita, trema ed ha le lacrime agli occhi. Vuole buttarsi giù, ma Finch interviene.
"-Posso farti una domanda? Secondo te esiste un giorno perfetto?
-Cosa?
-Un giorno perfetto, dall'inizio alla fine. Un giorno in cui non succede nulla di tragico, o di triste o di ordinario. Secondo te esiste?
-Non lo so.
-Te ne è mai capitato uno?
- No.
-Nemmeno a me. Ma lo sto cercando."
Dopo l'accaduto Finch contatta quasi ossessivamente Violet per vedersi, per usicre. Lei o lo ignora o rifiuta... finchè non viene costretta a passare del tempo con lui."Costretta" perché si ritrova a dover lavorare per un proggetto scolastico proprio con Finch: devono visitare determinati posti della loro zona.
Passando del tempo insieme, i due si accorgono di avere non poche cose in comune: Finch, da un lato, soffre di depressione e la sua famiglia non è ordinaria come si potrebbe pensare; Violet, invece, è ancora in lutto per la morte della sorella alla quale, tra l'altro, ha assistito.
E così, nella loro fuga dalla realtà, si incontrano.
"Ho imparato che a questo mondo c'è qualcosa di buono, se si sa dove cercare. Ho imparato che non tutte le persone sono una delusione, me compreso, e che sopra una collina alta 383 metri si può provare un'ebrezza maggiore che in cima ad una torre, se hai accanto la persona giusta."

La storia alterna i punti di vista di entrambi i protagonisti, facendoci entrare nel vivo dei loro pensieri.

Violet  riesco a comprenderla: era in macchina con la sorella quando quest'ultima muore per via di un incidente d'auto. E lei invece no, lei rimane. È costantemente circondata da amici e quasi sempre a divertirsi ad una festa. Ma lei non è felice, le manca qualcosa, qualcosa che la fa stare male tanto da volersi buttare dalla torre, quel giorno. E l'avrebbe fatto, se non ci fosse stato Finch...

Theodore Finch è un ragazzo cattivo, ma non in generale: solo con se stesso. Gli altri lo vedono come "lo schizzato", sorridente ed allegro. Ma dentro... è come se fosse un buco nero. Non ha amici e la sua vita sociale non esiste, a dire la verità.
Violet. Gli sembrava impossibile vedere la ragazza più conosciuta della scuola su quella torre, così spaventata.
Nessuno sa che in realtà è stato lui a salvare lei, tutti sono convinti del contrario e né a Violet né a Finch interessa che si conosca la verità.
Ma la cosa che colpisce è come Violet impari a vivere da un ragazzo che invece vuole morire.

"Io non sono perfetta. Ho segreti inconfessati e sono incasinata. E a nessuno piace la gente incasinata."
Finch è tra i miei personaggi maschili preferiti, è meravigliosa la sua dose di umorismo contrapposta alla tristezza che spesso regna in lui. Si scopre, poi, essere in realtà molto allegro e spensierato con Violet. Se volete farvi un'idea, mi è sembrato abbastanza simile -caratterialmente- a Charlie di "Noi siamo infinito - Ragazzo da parete" (...ed infatti anche lui è tra i miei preferiti).
Di Violet, invece, non posso dire altrettanto: a volte ho trovato insensate molte delle sue scelte ed avrei voluto lanciarle il libro contro! Ma insieme mi piacciono molto, entrambi alla ricerca di un giorno perfetto.
"Sei tutti i colori in uno, nel loro massimo splendore."
Lo stile di scrittura di Jennifer Niven è unico. Con spezzoni di citazioni di Pavese e della Woolf, è riuscita a trattare temi quali la depressione, il lutto, il suicidio in modo accessibile a chiunque, anche spensierato e scorrevole. Questo libro fa riflettere e pensare, forse anche troppo, un po' come Finch.
Come scopriamo leggendo i ringraziamenti alla fine del romanzo, stesso l'autrice ha vissuto un'esperienza simile a quella da lei narrata nel libro.
Inoltre, io ho una (solo una?!) piccola fissazione: quando finisco di leggere un libro che mi è piaciuto, spesso vado a guardare i video interviste delle autrici/degli autori e la Niven emana una dolcezza assurda, esattamente come quella che ci arriva dalle pagine del libro.
Girando un po' su internet, ho letto molteplici pareri su questo romanzo che sostenevano il libro fosse per ragazzini, niente di serio da meritarsi il successo che effettivamente ha avuto. Non riesco proprio a capire come argomenti come la depressione possano essere per 'ragazzini e basta'.
Mia madre l'ha letto e ne è rimasta piacevolmente sorpresa, lodando più volte la capacità di introdurre temi del genere in un romanzo che del resto è uno Young Adult senza farli diventare pesanti.
"Perché le cose brutte non dovrebbero essere mischiate a quelle belle. Altrimenti ti fregano."
Avrei altre miliardi di cose da dire riguardo questo libro, Jennifer Niven, Finch o Violet, ma niente riuscirebbe ad esprimere esattamente quello che il libro mi ha fatto provare.
Quindi, se non si fosse capito, lo straconsiglio a tutti!








15 commenti:

  1. Ce l'ho in ebook, non l'ho ancora letto ma sono molto curiosa anche se ho paura che mi metta tristezza!

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  2. Ho letto anch'io il libro e mi è piaciuto nonostante non fosse il mio genere preferito

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  3. ....e che te lo dico a fare!?....recensione ben fatta , complimenti! Anche io lo consiglio, è un libro che coinvolge pagina dopo pagina.

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  4. Mi ispira molto, spero di riuscire a recuperarlo prima o poi.

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  5. Mi ispira un sacco. Penso che lo comprerò!

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  6. Bella recensione, mi piacerebbe leggere molto questo libro, ma ancora non ho avuto l'occasione di comprarlo. Prima o poi arriverà il suo momento *-*

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  7. Questo è uno di quei romanzi che devo assolutamente recuperare insieme a "L'universo nei tuoi occhi"!

    Comunque io sono Anna, ti ho scoperta per caso e mi sono aggiunta ai tuoi lettori fissi. Se ti va di ricambiare mi trovi qui: http://appuntidiunagiovanereader.blogspot.it/

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