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lunedì 14 agosto 2017

Recensione "L' insana improvvisazione di Elia Vettorel"


Titolo: L'insana improvvisazione di Elia Vettorel

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Autrice: Anemone Ledger
Editore: Ermes
Genere: Thriller, Horror
Pagine: 184
Il mio voto: 2/5
Trama:
Improvvisazioni negative accompagnano tutta la fiaba nera di Elia Vettorel, dai suoi primi anni in orfanotrofio fino alla morbosa attenzione nei confronti di sua madre, al delirio completo, alla perdita di se stesso.
La collezione di quadri inquietanti raffiguranti bambini uccisi in modi brutali, l’adrenalina nel compiere atti immondi, la derisione per il suo aspetto e la cicatrice sulla guancia, vero e proprio squarcio nell’abisso infernale e sconnesso della sua anima; come non poteva, Elia Vettorel, compiere un atto
insano?

Recensione:
Innanzitutto, ci tengo a ringraziare l'autrice Anemone Ledger che mi ha gentilmente inviato il pdf.♡ Come seconda cosa che vorrei sottolineare, il thriller non è proprio il mio genere. No, decisamente. Ed è per questo, suppongo, che il libro non mi ha presa più di tanto.

"Fui felice di scivolare nel mondo dei sogni e di non vivere più incubi, quelli del presente."

Il protagonista è Elia Vettorel, un ragazzo che sin da piccolo viene affidato dalla madre ad un orfanotrofio, nel quale cresce privo di attenzioni ed amore. Questa solitudine lo porta non solo alla follia, ma anche a socializzare con una sola persona: Finn, il suo amico immaginario.

"In quel carcere le persone parevano fatte di carta pesta, con un soffio avrei potuto farle cadere o mandarle via, così come lo avrebbe potuto fare qualcun altro. Ed io della carta fragile non mi fido."

Ormai Elia ha otto anni quando Aurora, sua madre, decide di riprenderselo e ricominciare a vivere insieme: è in questo periodo che il protagonista inizia a sviluppare un'ossessione a dir poco morbosa nei confronti di Aurora.

"La memoria è un mostro: tu dimentichi, essa no.
Archivia le cose, ecco tutto. Le conserva per te o te le nasconde e te le richiama, per fartele ricordare, a sua volontà.
Credi di avere una memoria. Ma è la memoria che ha te."
-John Irving

Il narratore è Elia che racconta le vicende al suo psicologo, ma abbiamo anche intervalli con flashback sulla vita della madre e del padre di Elia e salti temporali.

"Non siamo questo, alla fine, signor psicologo? Dei rozzi animali che hanno sete di conquista dalla nascita."

Ho apprezzato sicuramente lo stile di scrittura, capace di farmi quasi 'vedere' le scene narrate nel libro come se fossi con i personaggi.
La cosa che più mi ha colpito è stata la capacità dell'autrice di descrivere la pazzia del protagonista -e non solo la sua- passo dopo passo, facendoci entrare nel vivo della storia e aiutandoci a ''comprendere'' tutte le motivazioni che spingono Elia a compiere un insano omicidio. Ma di chi? Perché?

"Diventai l'opposto di ciò che avevo sempre sperato."

Questo sta a voi scoprirlo...  

17 commenti:

  1. Anche io devo leggere questo libro!

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  2. Bella recensione e anch'io sto leggendo questo libro. Penso che lo finirò per domani 😍❤

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  3. Ho in lettura questo libro e mi sta piacendo veramente tantissimo 😍

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  4. La copertina mi attira parecchio, mi dispiace che non ti sia piaciuto! A me come trama ispira molto.

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  5. bella recensione😅 peccato per le stelline

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  6. Ho letto questo libro e da amante dei thriller posso dire che mi è piaciuto veramente tanto...ma ovviamente ognuno ha i suoi gusti

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  7. Mi piacerebbe leggerlo, nonostante il voto non proprio positivo mi hai incuriosito!

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