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sabato 22 luglio 2017

Recensione "I nostri cuori chimici"

Ho deciso di inaugurare il blog con la recensione di un libro che mi è piaciuto molto: sto parlando di “I nostri cuori chimici”, di Krystal Sutherland.



Titolo: I nostri cuori chimici
Titolo originale: Our chemical hearts
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Autrice: Krystal Sutherland
Editore: Rizzoli
Genere: Young Adult, contemporaneo, romanzo
Pagine: 225
Il mio voto: 5/5
Trama:
Henry Page, 17 anni, è l'ultimo dei romantici, da sempre all'inseguimento del grande amore. E forse proprio per questo, non si è mai innamorato. Ma un giorno in classe arriva Grace Town, e tutto cambia. Grace cammina aiutandosi con un bastone, porta vestiti troppo grandi per lei, ha sempre lo sguardo basso. Henry se la ritrova accanto nella redazione del giornale della scuola, e presto ne rimane incantato. Grace ha ovviamente qualcosa di spezzato, ma questo non fa che attirare Henry, convinto di poterle ridonare quel sorriso che fino a pochi mesi prima era una sua quotidiana compagnia. Ma forse ciò che è spezzato non sempre si può riparare, e il grande amore è più amaro di quanto i romantici credano.

LA MIA RECENSIONE
Ognuno di noi ha letto almeno un libro che, una volta finito, ci ha lasciato con qualcosa in più, insegnandoci a vedere le cose in modo diverso.
Per me, uno di questi libri è stato sicuramente “I nostri cuori chimici”.
Innanzitutto, è un libro leggero (seppur con un grande messaggio), uno di quelli che si possono leggere tranquillamente in un giorno, capaci di farci ridere e piangere contemporaneamente.
Henry è il tipico studente modello alla ricerca dell’anima gemella e del vero amore, quello che dura per sempre, come quello dei suoi genitori. Ha visto i suoi amici disperarsi per amore, ma lui non si è mai innamorato. Tutto cambia quando nella sua scuola arriva Grace, la ragazza che si è trasferita nel liceo di Henry durante l’ultimo anno. Eppure non è esattamente il prototipo della ragazza perfetta: espressione cupa, capelli scombinati, pelle pallida, occhiaie, un bastone con cui si aiuta a camminare e vestiti da ragazzo troppo grandi per lei.
Si conoscono grazie ad un professore che li nomina caporedattori del giornale studentesco, ed è qui che, involontariamente, inizia la loro routine: si vedono per scrivere il giornale, Henry guida la macchina di Grace fino a casa propria, lei lo saluta e se ne va a piedi.
Nel pomeriggio, qualcuno viene a riprendere la macchina parcheggiata di fronte casa di Henry.
Ed è così che, pian piano, inizia un’amicizia che poi si trasformerà in qualcosa di più grande.
Ma Grace ha dei segreti riguardo il suo passato, ed Henry ha intenzione di scoprirli

«Grace Town è un rebus avvolto in un mistero all’interno di un enigma» dissi.

Non aspettatevi la classica storia d’amore tra adolescenti, perché  “I nostri cuori chimici” è tutto tranne questo.
La storia di Henry e Grace, come ci informano le prime pagine del libro, non è una storia d’amore. È una storia…complicata, fatta di rivelazioni, scoperte e delusioni.
Viviamo la storia dal punto di vista di Henry, dettaglio che mi ha fatto apprezzare ancora di più il libro. Non riuscivo a staccarmi dalle pagine, ricche di battutine, di giochi di parole, di citazioni di libri, film, poesie e canzoni.
I personaggi li ho trovati caratterialmente ben definiti: Henry è quel tipo di ragazzo che, personalmente, mi fa impazzire. Una combinazione perfetta di sarcasmo, dolcezza e lealtà nei confronti degli amici Lola e Murray: un trio che mi ha fatto morire dalle risate, tanto da farmi beccare delle occhiatacce quando, in spiaggia, leggevo il libro e ridevo.
Grace è una ragazza molto chiusa, fredda, cupa, ‘strana’, intelligente e con un passato che vuole dimenticare, eppure Henry ne è attratto in modo inspiegabile.
Insieme, ci mostrano l’amore da una prospettiva diversa, insegnandoci che non deve durare per sempre per essere ‘vero’.

“Perché non ho mai capito che ci si può innamorare degli esseri umani come ci si innamora delle canzoni. La melodia all’inizio non ti dice niente, non la riconosci, ma presto si trasforma in una sinfonia incisa sulla pelle, un inno nel reticolo delle vene, un’armonia cucita nella fodera della tua anima.”

Ho apprezzato lo stile di scrittura dell’autrice, dettagliato ma senza annoiare, con conversazioni ricche, riflessioni acute ed un finale per niente banale che sicuramente non mi aspettavo.
L’unica pecca di questo libro è stata la leggera somiglianza con “Colpa delle stelle” di John Green e “Raccontami di un giorno perfetto” di Jennifer Niven (entrambi romanzi che ho amato, per carità).
In conclusione?
Consiglio questo libro a tutti perché, attraverso dolore e sarcasmo, ci insegna cos’è davvero l’amore.
 


                                                     



6 commenti:

  1. erano mesi oramai che sentivo parlare di questo romanzo ed ero un po'indecisa, ma dopo la tua recensione ho finalmente deciso che sarà il mio prossimo acquisto!
    Non vedo l'ora di leggere la tua prossima recensione!💕

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    1. Ne sono felicissima! Poi fammi sapere se ti è piaciuto!

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  2. Che bella recensione! Ero convinta fosse un romanzo rosa, invece sembra proprio il contrario da come ne hai parlato. Sicuramente il mio prossimo acquisto....

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  3. Ah, finalmente una recensione utile su questo libro! Sembra carino

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