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lunedì 16 novembre 2020

Recensione - "Fairy Oak- La storia perduta", Elisabetta Gnone



Titolo: "Fairy Oak - La storia perduta"

Autrice: Elisabetta Gnone
Editore: Salani editore
Genere: Fantasy
Pagine: 400

Il mio voto : 5/5✨
Trama:

Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immelanconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure. Ma quando i ricordi approdano all'anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere. Che anno fu! Cominciò tutto con una lezione di storia, proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico. Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo ci riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà.


Credo che la cosa più bella di un libro sia quando, sfogliandone le pagine dopo anni dall'ultima volta in cui è stato letto, riaffiorano immediatamente i ricordi, le immagini, le sensazioni, persino gli odori, dell'ultima lettura.
E non importa dopo quanti anni io ci ritorni, Fairy Oak è capace di tutto ciò.
Mi ricorda quando, da piccolissima, mia cugina mi leggeva ad alta voce spezzoni dei capitoli, e ricordo le immagini che si concretizzavano pian piano nella mia mente: una scena in particolare, l'aspetto di un personaggio, persino l'odore di un dolce descritto nel libro. 
Tra un incontro e l'altro, memorizzavo e custodivo gelosamente le parole e le descrizioni, in modo da poter pensare ai vari scenari in cui si sarebbe potuta svolgere la scena.
Mi ricorda di quando poi, una volta più grande, mia cugina mi regalò quei volumi di cui conoscevo solo le poche scene lette ad alta voce sul letto di nonna.
Mi ricorda le domeniche passate sul divano, a leggere, leggere, leggere, senza mai stancarmi di quel mondo.
Mi ricorda l'emozione nel finire la prima trilogia e la felicità quando mamma tornò a casa con i seguiti, tutti raccolti in un unico volume, che mi fece trovare sulla scrivania.
Ricordo i disegni da colorare che stampavo, i segnalibri con i personaggi, il sito web che commentavo quotidianamente.

Fairy Oak è stata la primissima saga che io abbia mai letto, quella che mi ha fatto innamorare dei libri, dei mondi che contengono, dei personaggi che ho imparato a conoscere.
È la saga della mia infanzia, quella di cui sfoglio le pagine quando voglio lasciare fuori le cose negative e rifugiarmi e lasciarmi coccolare dal conforto che riescono a infondermi quei capitoli.

Ed è per questo che ero sicura avrei letto, senza neanche conoscerne la trama, La storia perduta, pubblicato ad ottobre dalla Salani.

Questo libro è perfetto per chiunque, come me, abbia amato la storia delle gemelle Perwinkle da bambina: La storia perduta, infatti, vede le due sorelle ormai adulte che, mentre sistemano delle vecchie foto, ricordano di quei momenti, delle avventure vissute con gli amici nell' "Anno della balena".

I ragazzi della Banda, per via di un progetto scolastico, scoprono della leggenda della balena: una storia perduta, che nessuno sembra ricordare, e che spingerà i giovani amici a cercare la verità.

Rivelare altri dettagli sulla trama sarebbe un peccato, giacché il bello di questa storia sta proprio nello scoprirla pian piano, pagina dopo pagina, e lasciarsi trasportare.

Devo ammettere di essermi commossa ritrovando, dopo quasi nove anni, i personaggi a cui tanto mi ero affezionata da bambina; solo il rivedere il loro nome sulle pagine, seguire i ricordi di Vaniglia e Pervinca, sapere finalmente cosa succede a tutti loro da adulti, con chi si sposano, come si chiamano i loro bambini...è stato un viaggio nei ricordi delle protagoniste, sì, ma anche nei miei.
Ritornare a Fairy Oak, nonostante un'età più matura, ha riacceso quella magia che non è mai sparita ma che, semplicemente, si trovava assopita in un angolo.

"Le cose accadono, a volte in un modo che non è possibile prevedere.
L'importante è impegnarsi per rimediare dove si può."

La storia, seppur sia una lettura per bambini, non è stata per nulla banale e, anzi, ha portato un po' di luce in un periodo buio come quello che stiamo vivendo oggi; un modo per rifugiarmi in un mondo dove so per certo andrà tutto bene, che riuscirà a farmi sorridere e, per un po', scaccerà le preoccupazioni.
Fairy Oak, per me, è proprio questo.
Un posto sicuro tra le pagine di un libro.

Lo stile di scrittura di Elisabetta Gnone, neanche a dirlo, affascina chiunque, a prescindere dall'età; abbastanza descrittivo e dettagliato da far sì che, nonostante gli anni passati, riuscissi a ricordare perfettamente ogni cosa, ma mai noioso o pesante.
L'intero libro, 400 pagine, è talmente scorrevole che, girando l'ultima pagina, neanche mi ero accorta di aver letto così tanto; e il
 finale, di una dolcezza tale da farmi chiudere il libro col sorriso.

Ovviamente, in quanto parte di una saga, non lo si può leggere senza prima aver letto quantomeno la trilogia; lo consigli soprattutto a chi, come me, ha conosciuto il mondo di Fairy Oak diversi anni fa e ora può tornarci. 

In conclusione, ringrazio tantissimo l'autrice per questo regalo stupendo: la possibilità di ritornare bambina.



Approfitto di questo spazio per ringraziare la casa editrice Salani, che mi ha dato fornito la copia cartacea.💓
Voi avete mai letto questa saga? Quale libro vi ricorda della vostra infanzia?

6 commenti:

  1. Che bella recensione, io non li ho letti ma conosco la sensazione di rifugiarsi in un posto bello e sicuro come lo è un libro

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  2. Non ho mai letto questa serie però nonostante lila mia età mi ispira parecchio 👍

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  3. E' la prima recensione che leggo su questo nuovo romanzi di Fairy Oak e non sono sorpresa né della tua votazione, né delle tue delle parole spese a riguardo. Nonostante questo non credo che lo leggerò: questa trilogia per me è destinata e restare un bel ricordo legato a quando ero bambina

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  4. Questo libro e’ quello che ci vuole in questo periodo così difficile che stiamo vivendo ...riempie il cuore

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  5. Ma che bella recensione! Mi hai fatto emozionare e ripensare ai miei ricordi d'infanzia, principalmente legati ad Harry Potter e ai libri di Bianca Pitzorno e Pennac.

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