Titolo: "Fairy Oak - La storia perduta"
Il tempo è passato e molte cose sono cambiate a Fairy Oak, e così capita di immelanconirsi riguardando vecchie fotografie davanti a un tè, ricordando vecchi amici e grandi avventure. Ma quando i ricordi approdano all'anno della balena, i cuori tornano a battere e i visi a sorridere. Che anno fu! Cominciò tutto con una lezione di storia, proseguì con una leggenda e si complicò quando ciascun alunno della onorata scuola Horace McCrips dovette compilare il proprio albero genealogico. Indagando tra gli archivi, le gemelle Vaniglia e Pervinca, con gli amici di sempre, si mettono sulle tracce di una storia perduta e dei suoi misteriosi protagonisti. E mentre il loro sguardo ci riporta nella meravigliosa valle di Verdepiano, si consolidano vecchie amicizie, ne nascono di nuove, si dichiarano nuovi amori e si svelano sogni che diventano realtà.
E non importa dopo quanti anni io ci ritorni, Fairy Oak è capace di tutto ciò.
Mi ricorda quando, da piccolissima, mia cugina mi leggeva ad alta voce spezzoni dei capitoli, e ricordo le immagini che si concretizzavano pian piano nella mia mente: una scena in particolare, l'aspetto di un personaggio, persino l'odore di un dolce descritto nel libro.
Tra un incontro e l'altro, memorizzavo e custodivo gelosamente le parole e le descrizioni, in modo da poter pensare ai vari scenari in cui si sarebbe potuta svolgere la scena.
Mi ricorda di quando poi, una volta più grande, mia cugina mi regalò quei volumi di cui conoscevo solo le poche scene lette ad alta voce sul letto di nonna.
Mi ricorda le domeniche passate sul divano, a leggere, leggere, leggere, senza mai stancarmi di quel mondo.
Mi ricorda l'emozione nel finire la prima trilogia e la felicità quando mamma tornò a casa con i seguiti, tutti raccolti in un unico volume, che mi fece trovare sulla scrivania.
Ricordo i disegni da colorare che stampavo, i segnalibri con i personaggi, il sito web che commentavo quotidianamente.
Fairy Oak è stata la primissima saga che io abbia mai letto, quella che mi ha fatto innamorare dei libri, dei mondi che contengono, dei personaggi che ho imparato a conoscere.
È la saga della mia infanzia, quella di cui sfoglio le pagine quando voglio lasciare fuori le cose negative e rifugiarmi e lasciarmi coccolare dal conforto che riescono a infondermi quei capitoli.
Ed è per questo che ero sicura avrei letto, senza neanche conoscerne la trama, La storia perduta, pubblicato ad ottobre dalla Salani.
L'importante è impegnarsi per rimediare dove si può."
Fairy Oak, per me, è proprio questo.
Un posto sicuro tra le pagine di un libro.
L'intero libro, 400 pagine, è talmente scorrevole che, girando l'ultima pagina, neanche mi ero accorta di aver letto così tanto; e il finale, di una dolcezza tale da farmi chiudere il libro col sorriso.
Approfitto di questo spazio per ringraziare la casa editrice Salani, che mi ha dato fornito la copia cartacea.💓
Che bella recensione, io non li ho letti ma conosco la sensazione di rifugiarsi in un posto bello e sicuro come lo è un libro
RispondiEliminaNon ho mai letto questa serie però nonostante lila mia età mi ispira parecchio 👍
RispondiEliminaE' la prima recensione che leggo su questo nuovo romanzi di Fairy Oak e non sono sorpresa né della tua votazione, né delle tue delle parole spese a riguardo. Nonostante questo non credo che lo leggerò: questa trilogia per me è destinata e restare un bel ricordo legato a quando ero bambina
RispondiEliminaQuesto libro e’ quello che ci vuole in questo periodo così difficile che stiamo vivendo ...riempie il cuore
RispondiEliminache bella recensione!
RispondiEliminaMa che bella recensione! Mi hai fatto emozionare e ripensare ai miei ricordi d'infanzia, principalmente legati ad Harry Potter e ai libri di Bianca Pitzorno e Pennac.
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